Le donne sognano il principe azzurro ma poi scelgono il pirata.
Questo lo sostiene Cùgino, che è preoccupato per chi la sorella più piccola gli porterà a casa un giorno non lontano di questi.
Lo sostiene anche perché, e questo non credo lo ammetterà mai, gli brucia tantissimo per la sua ennesima delusione d'amore. Eppure lui è bello, simpatico, gentile, proprio like a sir, siòri e siòre, e non lo dico perché è mio cugino, ma perché così è realmente.
E invece finisce puntualmente friendzonato (prima o dopo).
Come quella volta che stava con un'olandese (Erasmus): tutto bellissimo, rose e fiori, lui la ospita spesso a casa, si sentono tutti i giorni per chat, lui va da lei, conosce i suoi, vieni che ti presento il figlio dell'amico dello zio del nonno dell'uomo nudo, e cose così.
Piccola parentesi: lei è vergine, ci crede e francamente si fa un sacco di menate mentali sul perché non la può dare a Cùgino anche se credimi, è innamorata, è innamorata persa. Però no.
Cosa farebbe otre di testosterone e androgeni vari qualunque?
Be'...a questo proposito cito una canzone che faceva più o meno così...
O me la dai
o me ne vado
e scusa tanto, se non è il caso
O me la dai,
o tienla pure
ma non pensare ch'io muoia per te!
(che poi mi verrebbe da aggiungere: ma se non scopi, in Erasmus, che ci vai a fare? Ma non lo aggiungerò, dato che il prossimo a partire sarà il MioUomo...)
Ecco. Mio Cùgino: assolutamente no, io sono un siùr, io ti rispetto. E ti aspetto.
2 mesi dopo riceve una mail in cui lei gli dice che lo lascia, la lontananza è troppa, il suo cuore non regge, si fanno solo del male. Ma restiamo amici.
15 giorni dopo lei gli dice che ha conosciuto un tizio, un italiano che lavora lì, dalle foto pure piuttosto coatto. Ah. Bene.
20 giorni dopo chiama mio cugino e gli dice (cito a memoria):
Sai, sono andata a letto con questo coattello, perché era così insistente. Però mi è dispiaciuto, avrei preferito farlo con te...
Ma mica te la sarai presa, no?
Ecco.
Tutta questa drammatica storia per girare intorno a un fatto che neanche io ho mai capito:
le donne, almeno una volta nella vita, scelgono deliberatamente di mandare all'ortica la tranquillità e la serenità che deriva dallo stare con una persona sensata per complicarsi la vita dietro a qualche squilibrato senza senso. E quando dico "la serenità -e anche la felicità- che deriva dallo stare con una persona sensata", non mi riferisco solo a una storia di coppia, ma anche ai single: mai detto fu più vero di meglio soli che male accompagnati.
In nome poi di cosa? Siamo sincere, guardiamoci negli occhi e almeno per questa volta ammettiamo che non lo facciamo in nome della felicità di andare dietro a uno stronzo, perché questo ci causa lacrime, sofferenza e perdita di autostima per il 99% della durata della relazione, lasciando strascichi anche dopo. E no, quell'1% residuo non è sufficiente come giustificazione.
Quindi per cosa lo facciamo? L'unica origine di questo stravagante e antidarwiniano fenomeno è una non corretta lettura dell'amore romantico che ci porta ad arrivare a una visione distorta dell'amore: se non c'è sofferenza, se non c'è qualche lacrima, se non c'è qualche ostacolo socio culturale da superare, non è vera passione, indi non è amore, ergo non merita il mio tempo.
Siamo nate per soffrire. Oh, ma anche no.
Cioè, c'è una bella differenza!
Eppure siamo cresciute, come dice Platypus, con gli eroi disneyani, modelli di virtù e amor cortese. Anzi, forse troppo: non eran stronzi ma eran quasi lessi! Pensiamo a Hercules, tanto carino, tanto a modo, ma non era proprio quel che si suol definire un'aquila...O a Tarzan: anche peggio!
Poi c'era Aladin, che era l'archetipo del ladro gentiluomo, un po' come Robin Hood. Ecco, loro sì che un po' ci hanno complicato e distorto la percezione del partner: se ci sono un sacco di belli e decerebrati, è più difficile trovare un furbo (e qui torniamo al problema del pirata) che non faccia il furbo anche con noi.
Tanto che ormai la connotazione della parola furbo è vagamente negativa...
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Ah, quanto mi piaceva Robin Hood!
Per non parlare di Peter Pan, alias l'eterno bambinone |
Allora cosa, allora dove sta il gene masochista che ci spinge a quei colpi di testa matta?
Non ne ho la più pallida idea.
Io però ho cambiato i miei modelli di riferimento: dal mondo Disney ai 7 Regni e le terre al di là del mare di Game of Thrones.
Si apre la caccia all'uomo, anzi, al Jon Snow.
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Oh, il MioUomo è uguale, anzi è meglio: sorride pure! |