Ha studiato a Firenze e a Venezia e a Parigi, dipinge, scolpisce,a volte scrive poesie. E anche se è solo all'inizio del suo cammino di artista, è già un esperto viveur, e l'alcol le donne e le droghe non sono certo un mistero per lui. Come fida compagna, la tubercolosi.
Ci sono già sufficienti ingredienti per fare di Modigliani un artista maledetto, simbolo di un decadentismo dissoluto e romantico.
Una delle 24 Teste Femminili scolpite da Modì |
I livornesi, per storia e per cultura, si sa, peli sulla lingua non ne hanno, e la reazione deve essere stata un po' questa:
- Dedo, ma che l'eri 'mbriaco? Ti facevi 'na ssega facevi mejo, deh. Dai, buttale nel Fosso che così dopo si va-a troie senza quelle cahate lì, deh, che ci spaventi le fìe.
Leggenda vuole che Modigliani li prendesse in parola e buttasse davvero le sue opere
Livorno, estate 1984: è il centenario della nascita di Amedeo Modigliani, e la città vuole celebrare il tribolato e illustre concittadino con una mostra ad hoc, organizzata da Vera Durbé e dal fratello. L'idea è buona, il problema è che non se li incula nessuno, e non arrivano opere da mostrare. Quindi la giunta comunale decide di giocarsi il tutto per tutto e con delle scavatrici perlustra il Fosso Mediceo sperando di trovare qualcosa che giustifichi la decisione presa un po' a caldo, solo sulla base di una diceria, in modo di non venire derisi- dai pisani.
Dopo una settimana di ricerche, nulla. Poi, l'ottavo giorno, la luce: dal fango non una, non due, ma ben tre teste di granito, con i tratti belli lineari come piaceva al Modì.
Oddio, in effetti, l'eran bruttine eh... |
Com'è come non è, per 40 giorni Livorno si convince di aver riportato alla luce 3 pezzi unici, nati dal genio e dalla sregolatezza del grande artista.
E non solo Livorno: arrivano critici, turisti, giornalisti e curiosi da tutto il mondo per vedere le famose tre teste recuperate. Ché poi dicono che in Italia non si lascia spazio all'arte.
E così, lo spumante scorre a fiumi, e tutto è pronto per la mostra quando spuntano dalla Baracchina Rossa 3 giovani che senza mai perdere il sorriso svelano l'arcano: la Testa n° 2 è opera loro.
CHE CAZZO DITE???
pensa la Dulbè
NE ERO CERTO!!!
pensa Federico Zeri
MA C'AVRETE LA MAMMA PUTTANA?
pensano quelli del comune
Deh oggi m'annoio, si fa un Modigliani a tempo perso? |
Anche le Teste n°1 e n°3 in realtà non erano del Modigliani: Andrea Fraglia, scaricatore di porto ma anche discreto scultore, le aveva scolpite apposta perché venissero fraintese, per dimostrare che alla fine, la gente crede a quello che vuole credere, ed per continuare a crederci è anche disposta a chiudere gli occhi di fronte alle contraddizioni.
"Ma allora chi è il vero artista? Il pittore o il falsario?" American Hustle- L'apparenza inganna |
Noi s'è fatto per burla, deh.
Col Blèc-en-Dècche.
Non so voi, ma a me questa storia ha sempre strappato un sorriso, anzi, una sonora risata, perché solo dei livornesi potevano pensarne una così.
Roma, dal 14 Novembre 2013 al 6 Aprile 2014: a 20 anni dalla burla del Blèc en Dècche, c'è una mostra su Modigliani e gli artisti maledetti a Palazzo Cipolla, in via del Corso. Ci andrò presto perché Modigliani mi è sempre piaciuto, e mi piace ancora di più da quando mi hanno raccontato l'improbabile storia delle Tre Teste.
Jeanne Hébuterne con cappello |
Ps: sempre sull'argomento "veri e falsi d'artista" ma soprattutto sullo stato dell'arte dei critici d'arte, consigliatissimo Gambit, con Colin Firth, Alan Rickman e Cameron Diaz.
"Un vero signore non dimentica mai la cravatta" |
Gli inserti in livornese ç.ç muoio dalle risate XD
RispondiElimina:D Sapevo avresti apprezzato :)
EliminaSì, è una storia famosa questa. Ha ingannato molti e fa pensare seriamente al mondo dell'arte, come funziona e cosa c'è.
RispondiEliminaModigliani comunque è un grande, lo ammiro da quando son piccolo, anzi a dire il vero da piccolo ero spaventato dalle sue opere...
Moz-
Dai colli lunghi e gli occhi vacui?
EliminaXD
Vale A