domenica 13 aprile 2014

Ornitorinchi oversensitive, fegato e occhiali sporchi

Quando ho letto questo post di Platypus ho pensato per deformazione professionale alla scala gerarchica del nostro cervello: occhi, labirinto e propriocezione, udito, olfatto e gusto (che vanno insieme).
La faccio breve: in caso di dubbio sull'informazione sensoriale che arriva, l'informazione visiva vince di default - almeno fino a che non arriva un ragionamento logico e cosciente che la smentisce. 
In realtà, anche l'informazione che arriva dal labirinto vestibolare e dalla propriocezione hanno una certa forza e una certa dignità per il nostro cervello, cosa che è molto bella ma può portare anche a spiacevoli conflitti sensoriali. La guerra è sempre una brutta cosa, e può portare a episodi deprecabili:in macchina il cervello -che sta pensando ad altro e non è molto concentrato- non capisce se siamo fermi o ci muoviamo, e allora tac! Mal d'auto. E io divento verde e mi chiedo perché non me ne sono rimasta a casa.
(il guidatore invece non ne soffre perché il suo cervello è concentrato sulla guida, e sa che ci stiamo muovendo, anche se in un certo senso siamo fermi). 
Comunque, al di là della fisiologia, parlando in maniera molto sentimentale, diciamo che gli occhi siano lo specchio dell'anima, e allo stesso tempo lo strumento con cui scrutiamo (o almeno pensiamo di scrutare) l'anima altrui. E se non riusciamo a vedere bene? 
Perché magari abbiamo "poche diottrie", o perché i nostri "occhiali" sono sporchi: cosa succede?
Succede che, come la Oversensitive Platypus -d'ora in avanti semplicemente OP- , ci lasciamo guidare dalle informazioni degli altri sensi. Ora, qualunque sia il motivo evoluzionistico per cui la vista è nell'uomo superiore agli altri sensi, la conseguenza naturale è che gli altri sensi nell'uomo sono meno potenti. Quindi siamo in grado di discriminare meno. Quindi avremo informazioni meno precise.
Ma al nostro cervello, anche a quello sentimentale, non piacciono le informazioni poco precise o incomplete. E se non può completarle con altre informazioni derivanti dall'esperienza, non resta che attingere dalla fantasia. O dal compartimento "Nel mulino che vorrei..."...

Poi però succede che la realtà ti smentisce, e il cervello non può non prendere in considerazione questa cosa. O meglio può, e allora metterà due fette di salame belle spesse davanti alla vista per metterla a tacere ancor di più.
Zitta tu, vista, che non vedi un cazzo. 

Invece, se proprio non siete contenti se non vi mettete qualcosa sugli occhi, spalmatevici un trito di fegato: quello è ricco di vitamina A, sai mai che ne otterreste benefici.

Ma così eh, che se ci vedi bene quando cammini eviti meglio le merde.

8 commenti:

  1. Smentisco sulla vista, io vedo da un occhio solo e ho tutti gli altri sensi ultra allenati, al punto che mi affido di più a udito e tatto a volte... poi ovviamente, essendo noi donne (cara Vale, che mancanza la tua!) ti sei scordata che abbiamo il sesto, il settimo e anche l'ottavo senso!
    Quindi fidati di loro e se devi elargire gli affanculini, fallo pure :-)
    Un abbraccio

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    1. Il sesto, il settimo e l'ottavo sono sempre ottime risorse per noi donne XD almeno quando decidiamo di non ignorarli!

      Vale A

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  2. Non ci avevo mai pensato, sai? Che la vista è superiore agli altri sensi O_O e nemmeno alla causa del mal d'auto. Quindi possiamo dire che il sedersi avanti piuttosto che dietro o evitare di leggere libri non c'entrano una mazza, ottimo XD

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    1. No, no c'entrano eccome! Acuiscono il conflitto sensoriale, e per quanto riguarda il leggere, può fartelo venire se non ce l'hai già. Io però di base ho il mal d'auto. Anche se sto ferma e tranquilla seduta davanti- questa è la sensibilità vestibolare che NON ci piace, yeah!

      Vale

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    2. Cioè? Perchè leggere fa venire il mal d'auto? D:

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    3. Perché acuisce ancora di più il conflitto sensoriale: leggendo, i tuoi occhi sono fermi sul libro, per cui il cervello rileva un'informazione che dice "ok, sono fermo". Però i recettori vestibolari sentono le diverse forze di accelerazione cui sei sottoposto mentre sei in macchina. Queste informazioni contraddittorie generano così un senso di nausea, anche molto forte.
      Poi la cosa è molto soggettiva: io ho sempre sofferto il mal d'auto, fin da piccola; ora ne soffro molto meno (a meno che il guidatore non sia un cane, o io non sia in piedi in un autobus, o in una metro affollata). Però so che se mi metto a leggere, scatenerò il senso di nausea, soprattutto se è una bella lettura che in qualche modo fa dimenticare al mio cervello di essere in movimento.
      Conosco persone che invece in macchina leggono, scrivono, mangiano, si girano a destra e a sinistra e stanno benissimo. Purtroppo io non rientro tra questi, anche se adesso so perché da un punto di vista fisiologico-medico mi succede quel che mi succede.
      XD
      Se hai altri dubbi, o sono stata poco chiara, non esitare a chiedere!!!
      :D :D

      Vale A

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  3. è sempre un onore :)) ma adesso che ho la spiegazione scientifica, vorrà dire che smetterò di fare gli stessi errori?

    [grasse risate pre registrate del pubblico, stile sit com americana anni 80]

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    1. AHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAAHAHAHAHA No. O forse sì. Se fai conferire di più la OP con la RP.
      ;) ;) Vedere o non vedere, mettere il salame o il fegato: it's up to you. :*

      Vale A

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