lunedì 17 febbraio 2014

La storiella del lunedì #9

Diabete deriva dal greco diabaino che significa "attraversare, passare attraverso".
Questo perché uno dei segni più evidenti del diabete, sia mellito sia insipido, è l'enorme quantità di urine che il paziente emette. Come se anziché fare l'azione di bere, la subissimo: è un cambio di prospettiva, un mondo sottosopra, non io bevo l'acqua, ma è l'acqua mi attraversa. E in questo caso mi attraversa parecchio.
Shoukaki: che il kanji sia proprio l'unione di uomo+acqua?
Chissà....
(immagine da shoukaki.deviantart)
Non è un caso se in Cina e Giappone si chiami proprio "malattia della sete".
Il diabete, e qui mi riferisco al mellito, è una malattia vecchia come l'uomo, conosciuta e riconosciuta fin dall'antichità, malattia cronica simbolo della medicina che cura (bene) ma (ancora) non sa guarire.

Il perché e il per come di questa patologia sono oggetto di studio da secoli, per non dire millenni -e di misteri ce ne sono ancora!
In linea di massima, dico diabete e penso a qualcosa che ha a che fare con lo zucchero e le punture d'insulina. 
I’m not ill, my pancreas is just lazy
Penso subito al mio amico che quando va in ipoglicemia perde qualsiasi filtro e da persona posata ed educata diventa un buzzurro e passa da "ma che begli occhi" a "ma che bombe c'hai?" in un millisecondo -e a questo punto sai benissimo che devi calargli almeno 3 bustine di zucchero per gargarozzo ma anche che, una volta che si sarà, riceverai mille scuse per una settimana, mazzo di fiori compreso.
image
Non fa una piega
Penso anche a quello che a uno studente di medicina è toccato sentire almeno una volta nella vita: la medicina non è più quella di una volta, tutti a lamentarsi e nessuno a ricordarsi che una volta ti toccava bere piscio e pure zitto!
Sì signori, le leggende di come allo specializzando più piccolo toccasse assaggiare l'urina del paziente per stabilire se fosse dolce o no e far quindi diagnosi di diabete sono un amarcord ancora molto in voga nei corridoi e nei reparti di tutti gli ospedali universitari.

Ora, il fatto delle urine dolci è noto da secoli, ma chi per primo indicò la stretta relazione tra diabete e pancreas fu Minkowski -questo sconosciuto-, che grazie ai suoi studi sui cani concluse che nel pancreas c'era qualcosa che permetteva la regolazione e il controllo dei livelli di zucchero.  Da questo modello si arrivò al trattamento insulinico, ma questa è un'altra storia.


E siamo partiti solo dalla pipì dolce!


Ma... 
se Minkowski fosse stato ageusico?
Oh cazzo...
adesso sì che sono uccelli senza zucchero!

Bella gatta da pelare: un ageusico non sente i sapori, hai voglia te di zuccherarti le urine quanto vuoi!

Avrebbe però potuto sfruttare il più antico e accantonato dei sensi...Clue letterario: Catullo avrebbe detto "anziché passare le giornate ad assaggiare liquidi organici, pregherai gli dei di farti tutto naso".
Piccolo clue diagnostico: chi non ha avuto l'acetone da piccolo alzi la mano.


Io -che da piccola non capivo perché alla mia compagna di banco puzzasse così tanto l'alito, e che quando mi disse "sai ho l'acetone" continuai a non capire, perché per me l'acetone era solo quello che si usa per togliere lo smalto.
A quanto pare, sono la stessa cosa
ma non sono la stessa cosa. Troppo complesso per una bambina di 7 anni

Comunque.
L'acetone è tipico dei bambini che si pappano un sacco di dolci, ma non è dovuto agli zuccheri semplici, ma proprio ai grassi circolanti, anzi, senza scendere troppo in particolari biochimici: il diabetico per definizione non riesce a usare gli zuccheri, che rimangono nel sangue, ed per ottenere l'energia che gli serve è costretto a usare i derivati degli acidi grassi, ovvero i corpi chetonici. 
Questi chetoni sono tre: beta idrossi butirrato, che rimane nel sangue; acetone, appunto, volatile che se ne vola e dà l'alito a mele renette; aceto acetato, che va in sangue e urine.
EUPHKA
Se Minkowski fosse stato ageusico quindi non avrebbe sentito il gusto dolce, ma si sarebbe accorto dell'odore particolare e avrebbe forse concluso che nel pancreas c'era qualcosa che regolava e controllava il metabolismo dei grassi!

Chissà se il diabete fosse stato approcciato da quest'angolo che cosa sarebbe successo, in termini di ricerca, di clinica e di terapia.


Quello che si sa oggi, è che il metabolismo di zuccheri, grassi e proteine è strettamente intrecciato, e che l'insulina non è semplicemente "l'ormone dello zucchero".

E dire a un bambino "non mangiare tanto gelato perché poi sennò ti viene il diabete", è una vera cattiveria, oltre che terrorismo psicologico infondato.
Molto meglio: con un poco di zucchero la pillola va giù.
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Ps: questa storiella si rifà direttamente a una pubblicazione un po' vecchiotta ma molto carina che consiglio a tutti gli interessati di leggere: What if Minkowski had been ageusic? 


8 commenti:

  1. Praticamente hai fatto una lezione di chimica e medicina!
    Queste cose non le sapevo per niente, ma ero a conoscenza della cazzata sull'assaggiare il piscio XD
    Ovviamente le cazzate le so tutte :p
    Quanto all'acetone/alito, manco sapevo ci fosse questa correlazione...

    Moz-

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    1. Come si dice: in ogni leggenda (e anche in ogni cazzata) c'è sempre un pizzico di verità XD
      Contenta che tu abbia apprezzato e scoperto la segreta correlazione acetone per le unghie/acetone nell'alito XD

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  2. Grande Vale, una spiegazone difficile trattata con ironia e leggerezza, ma con tutte le informazioni del caso..
    Mio padre ti avrebbe voluto intensamente come figlia, ne sono sicura!!!+++++

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    1. Il tuo è il complimento del complimento, sono senza parole :')

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  3. La conferma che non avrei mai potuto studiare medicina. Troppo complicata.

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  4. Bella, bella, bella :) le tue storielle del lunedì sono un buon motivo per iniziare la settimana!

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