martedì 30 settembre 2014

Brazil lalalalalalalà - note sparse

Dopo 8 ore di sonno e turbolenze, finalmente Recife, la mia meta brasiliana. Assegnatami in maniera del tutto casuale, questo posto infestato da squali (vedi spiaggia di Boa Viagem) è il principale centro medico del Nord est brasileiro, e in effetti andando in giro per la città non si vedono altro che cliniche e ospedali, cliniche e ospedali. È anche una meta turistica famosa ed è la capitale della regione del Pernambuco. A priori la città non poteva non piacermi,non foss'altro per il nome della regione,Pernambuco, che poi è lo stato sotto il Parahiba e sopra Bahia. Oh, sono nomi xhe mettono allegria.Ma soprattutto c'è il mare e ci sono costantemente 28 gradi.

Nessuno parla inglese. Solo portoghese. Mi arrangio intendendo il senso generale di quello che mi dicono (ho comunicato con dei tedeschi, vuoi che non riesca a comunicare con dei portoghesi?) e parlando un mix di italiano spagnolo e suoni che nel mio immaginario ricordano il portoghese (tipo mettere -eo e -ão a caso) mi faccio capire senza troppe difficoltà.
Parentesi: io mi aspettavo di trovare al tipica pronuncia carioca della d=g, invece scopro con un po' di perplessità che almeno i nordestini non pronunciano le r a inizio parola. Anche quando provano a parlare inglese.

Il cibo è, per adesso, buono (ma stasera la zuppa del fratello della ragazza da cui abito era davvero insuperabile, altro che 30 e lode), più che altro è tutto molto diverso. Ma tapioca papaya e succo di hazarol la mattina danno dipendenza,  sappiatelo.

Anche in Brasile a volte piove (al di fuori della Amazzonia intendo). Sabato ad esempio è piovuto. Per ben 20 minuti.

Saranno pure terzo mondo e avranno anche preso 7 goal dalla Germania nuova caput mundi ma almeno si lavano il culo. (sottotitolo di questo pensiero: la gioia di notare la presenza di un bidet in bagno)

La gente grida strilla ride scherza abbraccia parla ti aiuta; gli autobus sono costantemente in ritardo e c'è un traffico esagerato sempre e comunque. Ah, come tutto questo mi fa sentire a casa!

In ospedale dopo 5 minuti che ero lì mi hanno preso e sbattuto al tavolo operatorio a dare una mano. Adesso c'è un tizio sulla cinquantina operato a due ernie inguinali che gira con i miei punti sulla pancia. Molto orgogliosamente aggiungerei.

Il cielo stellato sopra di me non è più lo stesso.  Vedremo che ne sarà invece della legge morale dentro di me (ammesso che ne alberghi una).



11 commenti:

  1. Sappi che voglio un resoconto fotografico del cibo! :)

    Moz-

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    1. Tranquillo, sto già raccogliendo materiale...molto materiale..;)

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  2. La legge morale accantonala per un po', Kant non se ne avrà a male!

    E buona fortuna per questa esperienza incredibile!

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  3. Mi piacciono questi resoconti, e tu hai messi i punti al tizio! Mitica, mitica, MI-TI-CA! *____*

    (ecco dov'è che stava Recife!)

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    1. Sono i Brasiliani che sono mitici, e pure super ospitali!

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  4. Bravissima :D:D
    fffffigata il brasile comunque eh!
    facci sapere cos'altro ti capita ;)

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  5. Ma il tizio coi punti sulla pancia gira orgoglioso lui, o sei tu orgogliosa dei punti che gli hai cucito?

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    1. Io sono orgoglioserrima dei miei primi punti su essere vivente (e vivo eheh) e penso che anche lui lo sia, dopo la correzione di due ernie inguinali, una diretta e una indiretta (io ho ricucito la diretta, giusto per la cronaca) XD

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    1. Ti giuro la mia unica grande paura era passare un altro lungo mese senza bidet, germania style XD

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