lunedì 23 dicembre 2013

La storiella del lunedì #2

Nell'ormai lontano 1996, un gruppo di ricercatori di una nota casa farmaceutica americana fece una scoperta sensazionale: scoprì una molecola che era in grado di indurre la vasodilatazione del microcircolo. La molecola era un inibitore della Fosfodiesterasi 5, chiamata confidenzialmente Sildenafil.
A tutti i livelli di gerarchia dell'azienda, dai ricercatori che conoscevano il meccanismo d'azione biochimico del nuovo farmaco, agli uffici della direzione, cominciò a scorrere champagne a fiumi: la panacea per tutti i tipi di ipertensione arteriosa era stata scoperta, e l'avevano scoperta loro!
Se si pensa che l'ipertensione arteriosa è una patologia che colpisce più di 600 milioni di persone, ed è in aumento, visto che è tipica della vecchiaia, si capisce l'entusiasmo di chi, almeno per i 15 anni garantiti dalla copertura del brevetto, avrebbe dominato e monopolizzato quella fetta di mercato.
Certo, mancavano ancora i trial clinici sui volontari, ma quella è robetta, in un modo o nell'altro, un colpettino alla molecola qui, un gruppetto chimico in più o in meno lì...insomma, le cose in qualche modo si aggiustano!

I geni dell'ufficio marketing avevano già in mente la pubblicità: combatte l'ipertensione arteriosa, dev'essere qualcosa che coinvolga le cascate del Niagara, facciamo che nella prima scena si vedono e poi *puff* si interrompono...anzi, per il bene dello spot,anche il nome deve fare rima con Niagara...
le cascate del Niagara, ideali protagoniste dello spot
Mentre al marketing si spremevano le meningi come non mai per tirar fuori qualcosa di buono, iniziavano i trial sui volontari, chiaramente pagati profumatamente a fine studio. Solo che le cose non andavano per niente bene: la pressione si abbassava di soli 15 mmHg: praticamente acqua fresca.
Nell'ufficio marketing si aggiungeva la scocciatura di dover pure accantonare l'idea di quella benedetta pubblicità con le cascate del Niagara, che pure era tanto buona.
Insomma, si decise di interrompere lo studio: tutti i volontari vennero invitati a riportare le confezioni di farmaco non ancora terminate, così da poter essere comunque pagati. Lautamente pagati.
Nonostante la promessa di uno stipendio in più, solo un piccolissimo gruppo di pazienti si presentò a riportare il farmaco, e a pretendere il pagamento.

E a questo punto vorrei sottolineare l'importanza di avere una brava segretaria: senza quella, non vai da nessuna parte. 
Fu infatti una segretaria particolarmente sveglia e attenta ad accorgersi di un fatto singolare: a riportare la confezione erano solo donne. E che l'unica cosa che queste donne avevano in comune tra loro, era appunto il fatto di essere donne.
Di uomini, neanche l'ombra.

Dopo un'accurata indagine, la Pfizer realizzò che forse non aveva trovato la panacea per l'ipertensione, ma era comunque un'occasione da festeggiare con nuovi fiumi di champagne: senza volerlo, aveva ideato un farmaco che realizzava il sogno dell'uomo medio: un'erezione di una durata eccezionale!

Per evitare di dover rimettere in moto gli ingranaggi delle menti dei geni dell'ufficio marketing, il farmaco fu approvato e commercializzato con il nome pensato ad hoc per l'accostamento alle cascate del Niagara. Riadattandolo.

Ed è per questo che il Viagra si chiama Viagra.


PS: per lo spin off I millemila e 1 usi alternativi del viagra:



il viagra è correntemente usato in terapia intensiva per migliorare la respirazione in pazienti con ipertensione polmonare, ed è attualmente in trial per l'uso in gravidanza, quando il feto sembra non crescere bene.

Così, giusto per dire che la tradizionale pillolina blu -di nome e di fatto- potrebbe trovare anche un uso "rosa".







4 commenti:

  1. Certo che fa pensare che il viagra è nato per curare una patologia molto più seria... ma intanto che si fa contro l'ipertensione?
    Scommetto nulla, tutti troppo impegnati a guardare piso pisino che si alza grazie alla pillolina!
    Un abbraccio e auguri

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    1. Per controllare l'ipertensione ci sono millemila farmaci sintomatici, ovvero che non agiscono sulla causa (che comunque è multifattoriale) ma riescono a essere molto efficaci sul sintomo.
      Considera che l'impotenza è una malattia, e come tale va considerata. La pillolina blu non è una caramella, è un farmaco che serve a migliorare la qualità di vita delle persone.
      Un abbraccio e tanti auguri :)

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  2. voglio una storielle del lunedì' ogni lunedì'!!!!!!!

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    1. U.U
      Cercherò di essere puntuale con le consegne allora

      Vale A

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